Scintille a distanza tra Carlo Calenda e Matteo Renzi. L’affondo del leader di Azione nel corso del Festival della Versiliana.
Non più amici e, a quanto pare, quasi nemici. Arrivano in queste ore delle vere e proprie bordate da parte di Carlo Calenda verso Matteo Renzi. Il leader di Azione, a margine del Festival della Versiliana, si è spinto a fare dei commenti piuttosto accesi ai danni del numero uno di Italia Viva parlando di furbizia e di convenienza.
Le bordate di Calenda a Renzi
Come sottolineato anche da Il Fatto Quotidiano, Calenda ha parlato a margine del Festival della Versiliana commentando l’operato e alcune recenti uscite di Renzi. “Se a Matteo Renzi convenisse, domani appoggerebbe CasaPound e dopodomani Marco Rizzo, ma non è più un mio problema, è un problema di Elly Schlein a cui allungo la questione. Facesse quello che vuole, per il tempo che vuole, poi ci racconterà che lui invece per salvare il paese è passato a destra perchè era più stabile della sinistra”.
Non solo. Calenda ha anche aggiunto: “La vera questione è che io ho sbagliato, è stato un errore interamente mio perchè lo sapevo come era e non dovevo accettare. Mi scuso con i cittadini italiani”, il commento sul tema del Terzo Polo.
Il precedente attacco
Solamente il mese scorso, proprio Calenda aveva già attaccato i comportamenti di Renzi. Parlando a RTL 102.5, il leader di Azione aveva detto: “Ho iniziato la legislatura con Renzi che diceva di voler fare il partito dei liberaldemocratici. Ha fatto votare Ignazio La Russa nella prima sessione del Senato, poi si proclamava erede di Silvio Berlusconi, poi andava con Emma Bonino e, subito dopo le elezioni politiche, diceva che va bene con i 5 Stelle. Questo è il modo di fare politica di Matteo […]”, aveva concluso il politico.